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Relazione del Presidente Massimo Claudio Piergentili all’assemblea dell’8/2/2022:

  1. contesto operativo della Confraternita:

Il contesto in cui la Confraternita opera è fortemente segnato dalla politica messa in atto dal Consorzio Valtenesi che ha intrapreso un lungo  percorso affinché i vini del territorio siano identificati con un nome solo, Valtenesi, come già accade per Lugana, Franciacorta o Champagne.

Da questa politica originano dei principi guida da cui emerge ad esempio che due parole quali  Chiaretto Valtènesi, per descrivere un vino sono troppe , e Valtènesi, a differenza del termine “chiaretto”, è un nome maggiormente identitario e territoriale.

Per cui la dicitura chiaretto è divenuta di fatto secondaria, al contrario di quanto avvenuto sulla sponda opposta veronese del Garda dove il Chiaretto ha una denominazione tutta sua, distinta dalla Doc del Bardolino (oggi con i suoi circa 10 milioni di bottiglie prodotte ogni anno  la Doc Chiaretto di Bardolino è il più importante vino rosa italiano)

L’obiettivo del Consorzio è arrivare a far sì che il consumatore che desidera un rosè, al ristorante chieda semplicemente un “Valtènesi”.

Si punterebbe in seguito ad arrivare a definire Valtènesi solo il vino rosa e per i rossi utilizzare un’altra denominazione. Se prima lo scopo era vendere il vino ai turisti che arrivano sul Garda in estate, ora si punta a “vendere” col vino anche un’idea di territorio.

Il racconto del territorio attraverso il vino rosa rappresenta quindi le fondamenta su cui sono stati costruiti progetti di rilevanza come l’alleanza con i i cugini francesi (un sistema da 27mila ettari e 150 milioni di bottiglie annue).

Il Consorzio Valtenesi dagli ultimi documenti pubblici in nostro possesso associa 96 produttori che coltivano una superficie vitata di circa mille ettari, in maggioranza a Groppello.

In Valtènesi si producono più di 4,6 milioni di bottiglie, di cui 2 milioni di rosé.

Il rapporto rosa-rosso negli anni si è ribaltato: oggi il Consorzio registra una produzione pari a due terzi divino rosa e un terzo di vino rosso.

Il prossimo obiettivo sarà allargare l’area della denominazione Valtènesi sull’intero territorio del Consorzio, fino a Pozzolengo. Siamo ancora quindi in una fase transitoria.

Una volta ottenuto questo risultato, promettono, sarà più facile valorizzare anche il nostro fantastico rosso.

Il vitigno Groppello è il cuore del Territorio, la sua funzione è insostituibile anche per la realizzazione dei progetti del Consorzio.

Il suo nome tuttavia viene poco speso nella convinzione che  è più utile in questa fase parlare della Valtenesi e del Rosè più che del suo vitigno principe.

  • nostra presenza sul territorio e risposta dei produttori al nostro impegno:

In questo quadro, in cui il Consorzio si sta battendo per arrivare ancora  a risultati tangibili sul Rosè, i produttori sono ancor più grati alla Confraternita, che continua a mantenere alta l’attenzione sul Groppello vinificato secondo tradizione. Lo facciamo al di sopra delle parti per pura nostra passione,  senza interesse economico. Ciò è compreso e apprezzato dai produttori. Abbiamo per di più in questi anni potuto riscontrare che aggiudicarsi il Palio vuol dire,  per la Cantina vincitrice, incrementare anche di un 30%  le sue vendite.

Il numero delle cantine partecipanti al Palio  è in questi anni aumentato di un 50% sia per l’aumento di prezzo / valore riconosciuto ai produttori,  sia in quanto chiediamo  agli stessi una disponibilità inferiore del passato di bottiglie per il lotto presentato alla selezione, consentendo con ciò anche alle cantine più piccole di partecipare alla selezione.

Le aziende sono alla ricerca di ottenere vini di qualità crescente, significativamente migliore del passato e stanno trattando il Groppello con sempre maggiore consapevolezza e cura.

Alcune, le maggiori, hanno Groppello di due / tre fasce di mercato, affiancando al prodotto economico quello di maggior pregio.

Crescere in qualità di ciò che si produce è la strada da percorrere per assicurarsi la clientela sempre più preparata e esigente,  e proprio per l’unicità del nostro vitigno e per le sue caratteristiche questa è la strada ormai destinata per i nostri produttori, sulla quale  anche noi come Confraternita  ci siamo incamminati proprio  per sostenerli, come meglio ci è possibile, in tale cammino.

  • gli obiettivi che ci diamo per il prossimo triennio:

Palio del Groppello:

Grande attenzione alla formazione della Giuria degli esperti del Palio, per garantire alta la  qualità del loro giudizio.

Contestualmente al Palio, continuare a rilasciare attestati di eccellenza per altre categorie di vini,

al fine di poter premiare il lavoro di più cantine dando così  nel contempo una maggior risonanza dell’evento con un numero maggiore di premiati.

Tenere aperta ad ogni Palio la possibilità di recuperare bottiglie di Groppello dal secondo e terzo classificato, al prezzo del vincitore ( al massimo sino a  30 cartoni a testa).

Inserimento nella prossima degustazione del

Palio anche della categoria Groppello Riserva a cui destinare altro  attestato di eccellenza.

Palladio Gardesano

Abbiamo buona rosa di altri nominativi eccellenti da premiare, per cui il futuro dell’evento è assicurato.

Per quest’anno l’obiettivo è anche recuperare  il rapporto con Hdemia Santa Giulia, che ha avuto tra l’altro un turnover delle proprie figure apicali, e/o con U.C.A.I., al fine di continuare a coinvolgere i loro  giovani artisti per la creazione di sculture tra le quali individuare il nostro trofeo per i prossimi anni.

Altri eventi, festa di primavera, festa d’estate, profumo di bosco, proseguiranno con il principale obiettivo di cercare di mantenere alto l’interesse e la qualità degli incontri.

Nuovi Confratelli

Cosa deve caratterizzare il Confratello ideale?:

amore per il Groppello e per il suo territorio, socievolezza, attenzione, disponibilità a offrirsi per il servizio, desiderio di conoscere e imparare, educazione. Essere consapevole che il Groppello, il maggiore dei tre  vitigni  autoctoni bresciani ( Groppello, Erbamat, Invernesca ), non è secondo a nessuno, per qualità e delicatezza delle uve e può produrre vino di eccellente valore e in molteplici tipologie.

Pertanto puntiamo all’ingresso di Confratelli di indubbia qualità che siano orgogliosi ambasciatori del Groppello.

Per far ciò occorre molta attenzione da parte del Padrino,  affinché presenti figure adatte.

Il Padrino ha il compito poi di essere esempio e tutor per l’amico presentato di cui si fa vero garante nei confronti della Confraternita.

Il nuovo Consiglio ad affiancare il Presidente con auto presentazione dei nuovi Consiglieri all’assemblea :

Alberto Panni

Fabio Formentini

Franco Bazzani

Fabrizio Segala

Pierluigi Rota

Ringraziamento ai Consiglieri uscenti, di seguito riportati, con plauso generale per il servizio reso alla Confraternita:

Luca Fantasia

Enrico Modolo

Statuto e regolamento:

Affidato  compito al segretario Avv Segala di integrare Statuto e Regolamento della Confraternita, al fine di percepire  le modifiche avvenute relativamente al Palio.

Il lavoro fatto verrà presentato ai Confratelli  in occasione di  assemblea convocata ad hoc per l’approvazione

Articoli sulla stampa

https://www.bresciaoggi.it/territori/garda/piergentili-alla-testa-della-confraternita-1.9894897

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